La notizia l’avrete letta su tutti i giornali.
"Un inseguimento finito in tragedia. Così si è consumata la vicenda di Francesco Pischedda, poliziotto di origini sarde, che è morto ieri sera a Colico, in provincia di Lecco, mentre inseguiva un furgone sospetto che non si era fermato all’alt."
Possiamo metterci mille link di lacrime e preghiere …
ma questa volta ci vogliamo soffermare sui pensieri di Francesco prima di morire.
Il furgone non si ferma all’ALT – ok lo inseguo! è il nostro lavoro.
Il furgone urta un jersey e i malviventi fuggono a piedi – ok … devo scendere e correre … li inseguo correndo come un matto! ho 28 anni sono allenato .. li prendo!
Francesco raggiunge uno dei malviventi – ok! preso… adesso … niente pistola, non posso permettermi l’avvocato! niente manganello c’è qualcuno che non aspetta altro! ok, l’ho afferrato.. vada per pugni e cazzotti … speriamo di cavarmela …
Inizia la colluttazione – ok sto combattendo ad armi pari, sono giusto, nessuno mi può dire niente, non ho abusato, non ho dato adito a niente, sono stato impeccabile …
sono morto, 28 anni, ho lasciato mia moglie e mia figlia di nove mesi… spero di non essere un esempio…
siamo basiti … non abbiamo niente da aggiungere se non le dolorose condoglianze alla famiglia.