III MOTORADUNO
Niente di più vero. Con queste parole, sparate attraverso le casse da 2000 Watt, si è chiusa la prima serata del III motoraduno di Berghem a Manetta...
Niente di più vero. Con queste parole, sparate attraverso le casse da 2000 Watt, si è chiusa la prima serata del III motoraduno di Berghem a Manetta...
Dopo la colazione in sede, imbacuccati si parte con un po’ di pioggia. Il viaggio prevede alcune tappe per raccogliere lungo il percorso altri temerari bambini.
Solo per motociclisti temerari. Sì, perché nonostante la pioggia avesse iniziato a cadere già dal mattino, scoraggiando i più, il motogiro si è fatto lo stesso.
Una serie di invitanti curve ha preceduto l’arrivo al santuario del Ciclista, con vista lago in una giornata perfetta. Ma il tempo passa in fretta, e poco dopo eravamo già a Bellagio, seduti a tavola in terrazza fronte lago...
Anche oggi abbiamo portato a casa la conoscenza di un pezzo di storia: D’Annunzio e il Vittoriale. Una tranquilla trasferta, un visita guidata ben approfondita e poi tutti in trattoria a chiacchierare di tutto e soprattutto di moto.
il bel tempo e i luoghi semplici ma meravigliosi hanno fatto da cornice al nostro primo incontro dopo l’inverno
Il resoconto dell'assemblea dei soci di Berghem a Manetta. Il nuovo consiglio direttivo
Nella città il cui motto è “Berghem mola mia” non c’è da sorprendersi se il gruppo abbia portato a termine imperterrito il secondo motoraduno tra divertimento, buon cibo e amicizia!
Proprio così è finita, nonostante gli infausti pronostici. Non male soprattutto se ricordiamo la grandinata subita a Pasquetta!
Oltre 100 partecipanti e 70 moto in giro per il centro Italia.