Sulla bacheca Facebook Matteo aveva scritto questo post
Un mattino i figli chiedono alla loro mamma: che è un poliziotto? Senza esitare, la mamma risponde: è quell’uomo che non ha orari di lavoro, è colui che non ha il Natale, è quell’uomo che non ha un anno nuovo, che non festeggia compleanni né feste, che non ha estati né inverni, che non abbraccia i suoi cari nei momenti difficili. Per lui tutti i giorni sono uguali; è come la bandiera nazionale, si lava con la pioggia e si asciuga con il sole, è colui che non vi vede crescere e non vede il passare dei vostri anni. È colui che quando serve si converte in dottore, psicologo, meccanico, dizionario; fa da guida e semaforo degli altri. È quello che si commuove per un pensiero, una frase, ma non lo dà mai a vedere, non può, perché ció che fa vedere all’esterno è forza per gli altri. È quello che mostra la vostra foto, e dice orgogliosamente questi sono i miei figli! E quando nessuno lo vede, carezza i sui pensieri, abbraccia qualche foto e piange. Poi la mamma, con le lacrime agli occhi, abbraccia i figli e dice: per questo ci godremo questa giornata da soli, ma orgogliosi. Perché vostro padre è un poliziotto